Sicilian Ghost Story (2017), di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza

Sicilian Ghost Story (2017), di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza

novembre 12, 2017

« Ho ucciso io Giovanni Falcone. Ma non era la prima volta: avevo già adoperato l’auto bomba per uccidere il giudice Rocco Chinnici e gli uomini della sua scorta. Sono responsabile del sequestro e della morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, che aveva tredici anni quando fu rapito e quindici quando fu ammazzato. Ho commesso e ordinato personalmente oltre centocinquanta delitti. Ancora oggi non riesco a ricordare tutti, uno per uno, i nomi di quelli che ho ucciso. Molti più di cento, di sicuro meno di duecento ».

Giovanni Brusca, u verru (il porco), collaboratore di giustizia

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LUIGI GIOVANNARDI . FOTOGRAFIE – PIOMBINO 1892-1954

LUIGI GIOVANNARDI . FOTOGRAFIE – PIOMBINO 1892-1954

novembre 05, 2017

“La fotografia non dice (per forza) ciò che non è più, ma soltanto e sicuramente ciò che è stato”.
Roland Barthes

“Forse è lì che ho vissuto veramente; lì dove si viveva senza educazione, senza maniere, senza orari, a piedi nudi”.
Marguerite Duras

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Il mare di di Lando Civilini – Piombino 1940/1960

Il mare di di Lando Civilini – Piombino 1940/1960

novembre 05, 2017

“Le fotografie che Lando Civilini ha dedicato al mare e alla gente di Piombino, esprimono una visione mediterranea di grande freschezza, un senso anche ludico della vita quotidiana che sembra ormai lasciato alla memoria orale dei vecchi piombinesi.”

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Il piombo e le rose. Utopia e Creatività nel Movimento 1977

Il piombo e le rose. Utopia e Creatività nel Movimento 1977

novembre 02, 2017

di Tano D’Amico e Pablo Echaurren (testi di Gabriele Agostini, Tano D’Amico, Pablo Echaurren, Diego Mormorio, Raffaele Perna, Kevin Repp, Claudia Salaris, Gianfranco Sanguinetti), Postcart Edizioni, 2017, pagg. 171, euro 25

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Pedro Luis Raota. Sulla fotografia dell’assurdo

Pedro Luis Raota. Sulla fotografia dell’assurdo

novembre 01, 2017

a Roberto Perdía
uno dei capi dei Montoneros, guerriglieri che hanno combattuto la dittatura argentina… lo abbiamo incontrato a Buenos Aires nel corso di una manifestazione a sostegno della Palestina (2014) – ci siamo abbracciati, levato i pugni dalle tasche e alzati contro il cielo…

“Uno non ha un’anima per sé solo, ma un pezzetto d’una grande anima, che è la grande anima di tutta l’umanità… Quindi non importa, perché io non potrò mai morire. Io sarò dovunque, dovunque ci sia un uomo. Dovunque ci sia un uomo che soffre e combatte per la vita, io sarò là. Dovunque ci sia un uomo che lavora per i suoi figli, io sarò là. Dovunque il genere umano si sforzi di elevarsi, coi ricchi e coi poveri, in questa comune aspirazione di continuo miglioramento, e dove una famiglia mangerà la frutta d’un nuovo frutteto, o andrà a occupare la casa nuova, là mi troverai”.

dal film Furore (1940) di John Ford

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DIANE ARBUS. L’ANGELO NERO DELLA FOTOGRAFIA IN ANARCHIA

DIANE ARBUS. L’ANGELO NERO DELLA FOTOGRAFIA IN ANARCHIA

ottobre 28, 2017

“Quelli che nascono mostri sono l’aristocrazia del mondo dell’emarginazione…
Quasi tutti attraversano la vita temendo le esperienze traumatiche.
I mostri sono nati insieme al loro trauma.
Hanno superato il loro esame nella vita, sono degli aristocratici…
Io mi adatto alle cose malmesse. Intendo dire che non mi piace
metter ordine alle cose. Se qualcosa non è a posto di fronte a me,
io non la metto a posto. Mi metto a posto io”.
Diane Arbus

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Per Cioran

Per Cioran

ottobre 22, 2017

di Mario Andrea Rigoni, La scuola di Pitagora editrice, 2017, pag. 44, Euro 4,00

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E.M. Cioran. Antologia del ritratto

E.M. Cioran. Antologia del ritratto

ottobre 19, 2017

Adelphi, 2017, pag. 309, Euro, 15,00

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Marco Nardovino. Per certi versi

Marco Nardovino. Per certi versi

settembre 14, 2017

Aletti Editore, 2017, pag. 137, Euro 12,00

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James Natchwey. Sulla fotografia del dolore e le lacrime dei vinti

James Natchwey. Sulla fotografia del dolore e le lacrime dei vinti

settembre 10, 2017

“Sì. Penso che, in un certo senso, una foto che mostri il vero volto della guerra sia una foto contro la guerra. Altrimenti credo che sia molto difficile muoversi contro i conflitti avendo visto, nella mia esperienza, come ridu- cono la gente e la società. Quindi, penso che le fotografie che mostrano il vero volto della guerra, in un certo senso, stanno mediando contro l’uso dei conflitti come mezzo per fare politica. Io penso che ci siano cose per cui vale la pena di lottare e che i popoli debbano difendersi. Ma penso anche che dovremmo essere consapevoli di dove porta la guerra, delle conseguenze in termini umani. E non le dobbiamo mai dimenticare”.

James Nachtwey

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Manifesto per una fotografia dei diritti umani resistenza sociale, disobbedienza civile e poetica dell’immagine

Manifesto diritti umani