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Libertà

Inserito da serrilux

Libertà

di Giulio Giorello, Bollati Boringhieri, 2015, pp. 175, Euro 11.00

Il piccolo libro di Giulio Giorello, Libertà, è di quelli che restano a memoria di intelligenze non piegate a convenienze o servitù politiche, religiose, finanziarie che oscurano la libertà d’espressione ai tempi della civiltà dello spettacolo. La scrittura di Giorello è asciutta, austera, fine, quasi musicale… si apre sul pensiero libertario di James Connolly, leader “co-raggioso, audace, indomito”, fondatore dell’Irish Socialist Repubblican Party, 1896 (e organizzatore dell’Irish Citizen Army, 1913 e degli Irish Volunteers di Patrick Pearse, 1916),“che aveva lottato ed era morto per una «repubblica dei lavoratori» nemica tanto dell’oppressione di un popolo su un altro popolo quanto di quella di un essere umano su un altro essere umano” (Giorello). Il cuore del discorso del filosofo è la difesa a oltranza del diritto di avere diritti dell’individuo contro ogni illegittima invasione della libertà.
Libertà è una messe di letture illuminate sulla libertà dell’uomo e dei popoli che Giorello rie-sce a timonare in una cartografia libertaria, se vuoi, anarchica, che privilegiano la ricerca della libertà, l’emancipazione, l’indipendenza degli uomini dal calcolo egoista del potere istituzionalizzato. L’arte della liberazione, sostiene a ragione Giorello, nasce sulla fine della tolleranza, della schiavitù volontaria, sulla nascita della resistenza sociale… si disfa dei padri, dei maestri, dei discepoli e porta la sua visione del mondo fuori dai teatrini dell’islamofobia e dalle cialtronerie della partitocrazia: “I libertari — scrive — non hanno niente contro chi si compiace di leggere questa o quella Sacra scrittura, e di comportarsi di conseguenza (ovviamente, rispettando il vincolo dell’assenza di danno ad altri). Però, per i libertari non c’è niente di sacro: dogmi, miti, riti e «materia religiosa»”. Il saggio di Giorello è un portolano di libertà in cammino verso una vita quotidiana più giusta e più umana. Una scelta di relazioni con le quali alimentare l’irresistibile insurrezione contro ogni forma di oppressione. La li-bertà è uno strumento con cui andare a conquistare e modellare la società nella quale non ci sono servi né padroni. La libertà non si concede, ci si prende.

Piombino, dal vicolo dei gatti in amore, 13 volte gennaio 2016

Nota fuori margine
Le recensioni di libri sono riprese qui come sono apparse in Le Monde Diplomatique tra il 2004 e il 2015, e altre proposte nella versione originale. Un ringraziamento fraterno, amoroso, complice va a Geraldina Colotti, compagna di strada, che ha accolto i nostri scritti con amichevolezza e, sovente, li ha anche migliorati con i suoi interventi redazionali.

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