





di Pino Bertelli
Questo pamphlet sulla fotografia dell’epoca fascista è un percorso ereticale sul linguaggio fotografico che attraversa la dittatura dell’immaginario, l’iconografia dell’isteria femminile nel XIX secolo, la fotografia delinquenziale del brigantaggio meridionale, la fotografia dandy della « Belle Époque», la fotografia colonialista dell’Impero italiano, la fotografia “artistica” del Ventennio Nero… per mostrare come la fotografia sia stata asservita a re, dittature, borghesie ed è diventata la grande maîtresse della civiltà dello spettacolo… la fotografia raccoglie più stupidi in un giorno che Gesù Cristo in duemila anni… e tanto più nulla, tanto più insignificante è il consenso scelto, tanto più ha probabilità di avere successo sul cuore delle folle… tanto più la fotografia s’attacca alla sua nullità, la penetra, ne produce l’idolatria consumerista e lì muore, magari elegante.
È un lavoro che va ad aggiungersi alla nostra Controstoria della fotografia… affabulata in piccoli trattati di resistenza e insubordinazione sparsi alle periferie della letteratura “blasonata” (c’è da ridere)… per chi scrive a un certo grado di qualità, il suo idioletto sfugge alle classificazioni e come i malfattori del sottobosco parigino, i surrealisti, i situazionisti, gli anarchici non può parlare nella lingua del nemico, perché lì regna la menzogna! I nostri pamphlet sono un unico grido sulla sovversione non sospetta dell’immaginario… sovente hanno una circuitazione semi-clandestina, limitata a poche librerie o in Rete, e qualche volta riescono ad arrivare nelle mani e nelle teste di quelli con cuoi vogliamo giocare alla guerra con spade di legno… Fratelli e Sorelle del Libero Spirito che hanno letto e studiato molto ed è proprio per questo che non hanno nessuna certezza se non quella di rovesciare un mondo rovesciato.
Interno4 edizioni
SERIE: Interno4 154
GENERE: Fotografia/Illustrati/Saggistica
FORMATO: 17 x 24 cm
PAGINE 372 con illustrazioni
USCITA: maggio 2025
PREZZO: 25,00 euro
ISBN: 9788885747913