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Ragazzi, incazzatevi!

Inserito da serrilux

Ragazzi, incazzatevi!

Don Andrea Gallo e Pino Bertelli
Conversazioni su resistenza e liberazione sotto la luna rossa di Genova (Il brano qui riportato è parte di una lunga conversazione sui giovani, democrazia, resistenza e solidarietà liberatrice, tra Don Andrea Gallo e Pino Bertelli, avvenuto sotto la luna rossa di Genova, 25 volte gennaio 2012 (24,30— 4,00), nell’archivio di Don Andrea Gallo [ è solo un breve capitolo di un saggio ancora inedito, Il vangelo dei poveri, secondo Don Andrea Gallo, che raccoglie anni di interviste, discussioni, passioni e utopie possibili disseminate in lunghe notti passate insieme ]… è l’augurio di un prete, “evangelicamente anarchico”, per l’avvento di un’indignazione sociale che porti alla nascita di nuove “primavere di bellezza”… come sa anche l’ultimo dei bambini massacrato dalle bombe delle “guerre umanitarie”, il profumo del gelsomino può mutare il corso delle costellazioni.

Pino Bertelli: Andrea, l’indignazione montante di questi ragazzi, delle giovani generazioni in rivolta ovunque c’è oppressione e malgoverno… questi ragazzi ai quali, come tu dici, “hanno ucciso il futuro”, che a me sembra giusta, importante, una protesta radicale fuori dai partiti e dalle chiese… questa indignazione generazionale, appunto, possa sfociare in un’indignazione più larga e mettere in pericolo l’egemonia della casta politica?… I politici fanno i furbi… sono conniventi con gli affari sporchi (mafie, criminalità finanziaria, smantellamento della società civile) e fanno del parlamento il luogo dove scambiare e intrecciare poteri e privilegi, non credi?”…

Don Andrea Gallo: Una minoranza di giovani e giovanissimi è in movimento… Sono intelligenti, sono entusiasti, non fermiamoli! Sono il nuovo!… sono i protagonisti della partecipazione democratica al bene comune… i ragazzi e le ragazze approfondiscono i temi della politica, della cultura, della religione con spirito di libertà e di giustizia… Avrebbero bisogno di rispetto per la loro esistenza e resistenza… della presenza di tutte le agenzie educative (famiglia, scuola, chiesa, partiti, mass-media) ed iniziare il cammino di resistenza e liberazione… di rifiuto dell’economia globalizzata e dei potenti che dicono che questo (il loro) è l’unico mondo possibile… Banca mondiale, Fondo monetario internazionale, Organizzazione del commercio… la società opulenta sposta i confini della povertà e crea nuove marginalità, nuovi poveri… porta verso la catastrofe ecologica e umana… occorre muoversi verso una solidarietà liberatrice… come diceva il grande pedagogista Paulo Freire: “Nessuno si libera da solo. Nessuno libera un altro. Ci si libera tutti insieme”…

Pino Bertelli: Solo quando gli oppressi prenderanno coscienza della propria condizione di oppressi, potranno nascere momenti di dissidio profondo e rigettare le illusioni dei predicatori tristi della politica… la collera dei poveri, dei migranti, degli ultimi avanza ai quattro angoli della terra e gli affamatori non potranno sempre farla franca…

Don Andrea Gallo: Hai ragione, Pino, il potere quando si allontana dalla Costituzione uscita dalla Resistenza… tradisce la nostra storia… [Pino: la democrazia non si esporta con le armi, la democrazia che non si usa marcisce]… il potere è sempre identico a se stesso, sia quando spara nelle strade, sia quando bombarda città e villeggi per “motivi umanitari”, sia quando licenzia migliaia di lavoratori, quando affama i pensionati e privatizza la sanità, la scuola, quando nega il diritto alla casa, quando distrugge l’ambiente, quando chiude le frontiere alle minoranze, quando abbandona i detenuti, quando criminalizza il diverso… c’è grande voglia di democrazia e di bellezza nelle strade…

Pino Bertelli: La politica italiana è affetta da cretinismo cronico (inclusa la sinistra)… i politici non lavorano per il bene comune ma per arricchire le proprie tasche… si ricordano della gente soltanto il giorno delle elezioni poi tornano ai loro affari, alle loro caste, alle loro cosche… non ti sembra?… Ovunque la sovranità popolare è calpestata, derisa, ghettizzata… i politici sono dei feudatari che trattano i loro servi a colpi di decreti… quando occorre, ci pensa la polizia a far rispettare leggi inique e i ricatti del potere finanziario…

Don Andrea Gallo: La sovranità popolare viene prima del mercato, degli affari di banca, delle corruzioni a macchia d’olio che imbrattano la politica e i politici… Bisogna ripartire dagli ultimi… la forza dei movimenti non va dispersa, bisogna riappropriarsi del senso autentico dell’essere umano, partendo dagli esclusi… dobbiamo riprenderci i valori della Resistenza, creare una rete possibile di presidi, centri sociali, movimenti, sindacati, cooperative, lavoratori, uomini e donne che vogliono scegliere una democrazia insorgente, dal basso, passare dall’indignazione alla proposta concreta di democrazia partecipata… un nuovo mondo è possibile a partire dai giovani!… giovani, incazzatevi!…

Pino Bertelli: Anche la chiesa non scherza in fatto di demagogia… ovunque nel mondo i diritti umani sono calpestati impunemente e le gerarchie ecclesiastiche che fanno: tacciono!… la chiesa dovrebbe essere dei poveri e non dei ricchi, mi sembra di aver letto nei messaggi evangelici…  la chiesa dovrebbe far sentire la sua voce e schierarsi dalla parte della pace, della verità, della giustizia, dell’amore, della libertà e non appartenere al protettorato del pregiudizio… l’obbedienza non è mai stata una virtù, non pensi?…

Don Andrea Gallo: Se la gente si allontana dalla chiesa (e io stesso mi metto in prima fila) non sarà perché noi cristiani ci siamo allontanati dal Vangelo di Cristo… nostro compito è dar da mangiare all’affamato, vestire l’ignudo, accogliere lo straniero… Gesù diceva: “Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia” e, ancora, “Beati i perseguitati per cause di giustizia”… Bisogna ripartire da noi stessi, accettare di essere tutti un po’ più poveri, che non è poi così grave, abituarsi a rinunciare al lusso e al potere, sconfiggere i pregiudizi… e in tutto questo anche la chiesa ha molte, troppe responsabilità… Einstein lo diceva: “è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”… è tempo di resistenza, di partecipazione alla cosa pubblica… bisogna cacciare i mercanti del Tempio e fare del primato della coscienza personale il primo passo per giungere a scelte libere e laiche, per il bene di tutti, senza discriminazioni… l’etica viene prima della fede…

Pino Bertelli: Le giovani generazioni sono state spossessate e defraudate del loro divenire… la classe politica dominante (le sinistre stanno al gioco giocato dei potenti) ha mortificato le loro speranze di giustizia sociale… i parlamentari italiani sono i più numerosi e più pagati del mondo e impediscono la nascita di un’autentica democrazia partecipata… i “trafficanti di poteri e di partiti”, colme tu dici, sono i cani da guardia dei centri di potere (il capitale internazionale, la borsa, le multinazionali)… e si ergono a possessori dell’unica verità che conoscono: quella del mercato… sono i veri portatori di miserie profonde, colonizzazioni violente, gli affamatori dell’intera umanità… e pensare che c’è ancora chi crede nelle loro chiacchere televisive… invece di buttarli nelle cloache dalle quali provengono…

Don Andrea Gallo: I giovani sono mortificati da una situazione politica che li discrimina a favore di vecchi burocrati del potere che non vedono le capacità sociali, le speranze, le possibilità di coesione sociale con le quali chiedono il rinnovamento della società… uccidono il loro futuro… il problema è sempre lo stesso… i drogati del potere impediscono l’incontro con l’altro, perché ogni volta che l’uomo si è incontrato con l’altro, ha sempre avuto davanti a sé tre possibilità: fargli la guerra, isolarsi dietro un muro o stabilire un dialogo liberatore… del resto, il Capitalismo ha sempre avuto due obiettivi primari: distruggere le istanze collettive, cioè lo stare insieme, e distruggere l’essere in sé, cioè la coscienza critica di ognuno di noi, con ragioni ben precise; dove non c’è tessuto sociale si riesce a fare quello che si vuole… l’aveva già detto Antonio Gramsci, rivolgendosi ai giovani: organizzatevi, abbiamo bisogno del vostro entusiasmo; agitatevi, abbiamo bisogno della vostra forza; studiate, abbiamo bisogno della vostra intelligenza per rifondare la politica e ricostruire la democrazia… giovani, incazzatevi!

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