Chiamami col tuo nome (2018), di Luca Guadagnino
Ciò che non mi uccide mi fortifica”.
Friedrich W. Nietzsche
Ciò che non mi uccide mi fortifica”.
Friedrich W. Nietzsche
A Fernando, esiliato in Italia perché un po’ anarchico…
“La fabbrica dei sogni produce speranza infantile e instilla la coscienza della guerra.
Sottovaluta la solidarietà umana ed esalta esageratamente la morale costituita.
Il cinema perde la propria funzione culturale e assume un ruolo diseducativo.
Il pubblico ormai ha eletto i suoi Eroi e non offre spazio alla nascita di altri…
Non ci sono principi della legge che giustifichino l’oppressione dell’umanità…
Ma ora non affronteremo più le loro armi con le lance e la magia.
Contro l’odio l’odio, contro il fuoco il fuoco”.
Glauber Rocha
“Il cinema, questo nuovo piccolo stipendiato dei nostri sogni,
te lo puoi comperare quello, procurartelo per un’ora o due, come una prostituta”.
Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte, 1932.
“Vivere la sensualità in base al principio del piacere
e non più agli imperativi della realtà…
Il libertinaggio faceva incursione nel quotidiano, aprendo delle brecce
nell’ordine sociale in nome della volontà di godimento”.
Michel Onfray
“Le televisioni vogliono avere degli imperi…
La televisione non è fatta per comunicare, è fatta per trasmettere degli ordini…
Se deve essere Berlusconi a fare i film per questo pubblico,
la razza degli autentici creatori è destinata a scomparire”.
Jean-Luc Godard
“Come piedistallo avrete un letamaio e come tribuna un armamentario di tortura.
Non sarete degni che di una gloria lebbrosa e di una coroni di sputi”.
E.M. Cioran
“Il potere assoluto non è cosa facile;
vi si segnalano soltanto gli istrioni o gli assassini in formato grande”.
E.M. Cioran
a ricordo del Maggio ’68,
quando le giovani generazioni dettero l’assalto al potere,
non per possederlo, ma per meglio distruggerlo!
« Una camera in mano e un’idea in testa… Sappiamo, di fare questi film brutti e tristi, questi film gridati e disperati
dove non sempre la ragione parla più forte, che la fame non sarà curata con le pianificazioni di gabinetto
e che le toppe del technicolor non nascondono ma aggravano i loro tumori.
Così, solo una cultura della fame, minando le proprie strutture, può migliorarsi qualitativamente:
e la più nobile manifestazione culturale della fame è la violenza ».
Glauber Rocha
“Finché la libertà sarà solo un prodotto del libero scambio,
la giustizia si limiterà a regolare a tutelare, a punire l’uomo,
considerandolo non tanto in ragione del suo valore come essere umano
quanto in ragione del suo valore commerciale”.
Raoul Vaneigem
“Non è facile distruggere un idolo: richiede lo stesso tempo che occorre per promuoverlo e adorarlo. Giacché non basta annientare il suo simbolo materiale, il che è semplice: si devono anche annientare le sue radici nell’anima”.
M. Cioran