(Testo di Pino Bertelli, Musica di Federico Botti)
Ricordo il tuo amore addosso
quelle strade infuocate di rabbia
e il sangue che fuggiva dal cuore
quel Maggio rosso
Quando i sogni alzavano il tiro
e domani era già ieri
e facevi la guerra per gioco
sotto un cielo sfatto di paura
Ricordo i libri, i film, le bestemmie
le stelle in divisa buttate in un fosso
i miti “rotti” a sassate
quel Maggio rosso
La vernice che sporcava le chiese
e i palazzi nell’ora del tè
l’amore in piedi in un portone
attaccati a un manifesto di Marx
E quella la pioggia strana
che ci bagnava gli occhi
e te che mi leccavi l’anima
e mi lasciavi meno solo
Ricordo le tue corse mute
il mio fiato grosso
il tuo corpo sfacciato e vivo
quel Maggio rosso…
E ancora riesco a sognarti
a ridere dei tuoi capelli strani
dei miei vent’anni distratti
e di un’amore così…