un libro di Don Andrea Gallo e Pino Bertelli prefazione di Vauro, 2012
Il mio lavoro di fotografo di strada con Don Andrea Gallo – un prete angelicamente anarchico – e la Comunità di San Benedetto al porto di Genova, cerca di raccontare la vita sognata degli ultimi attraverso un atlante di geografia umana…
Don Gallo mi è amico e maestro di vita e lavoriamo in graziosa utopia per una vita più giusta e più umana per tutti… è l’insegnamento ricevuto dalla Resistenza, dall’indignazione contro l’ingiustizia, dalla festa libertaria del ’68 a tenerci vivi e non li vogliamo tradire… [è vero, forse ci hanno sconfitti, la partitocrazia e le mafie finanziarie hanno cancellato o cercato di cancellare la Resistenza, il ’68, le conquiste sociali dei lavoratori e la memoria storica di un intero Paese… ma ci sono voluti più di quarant’anni… nessuno si aspettava il ’68, nemmeno noi, che avevamo poco più di venti anni allora e non tenevamo le mani in tasca… in quell’anno formidabile anche i vini e le marmellate vennero più buoni!… forse le generazioni future vedranno ancora una festa libertaria planetaria come quella del Maggio e tante altre prima, non so… a noi non resta che seminare, altri migliori di noi raccoglieranno]…
così sono andato nella Repubblica Dominicana, a Las Galeras, con mia moglie Paola e abbiamo fotografato, parlato, diviso il pane con chi non ha voce né volto…
abbiamo compreso che la dignità, il rispetto, la condivisione, l’accoglienza sono alla base dei diritti umani e non ci sono santi che tengono, o si è con gli esclusi della terra o si è complici di tutte le forme di dominio dell’uomo sull’uomo…
la Comunità di San Benedetto al porto di Genova ha portato in quelle spiagge di bellezza e di dolore una sorta di “zona franca” dove ciascuno può trovare una dimensione di socialità, fraternità e ascolto sovente trascurati dalle “grandi” organizzazioni internazionali…
i volontari della Comunità di Las Galeras (Domingo, Cila, Chicco, Roby e molti ancora) hanno fondato lì, porto di schiavi, di pirati e di rivolte, un pugno di casette (Las Mariposas) e insieme alla realizzazione di progetti a sostegno della popolazione povera sono riusciti a disseminare un pugno di speranze là dove impera il diritto della forza e non la forza del diritto… la bellezza dei poveri non può essere sconfitta, perché nella bellezza c’è il sale, il lievito e il fiore della giustizia… la bellezza della libertà e dell’amore tra gli uomini vi seppellirà… e per la libertà come per l’amore non ci sono catene.
“Osare la speranza” era il motto della Brigata partigiana nella quale combatteva il ragazzo quindicenne Andrea Gallo (il suo nome clandestino era “Nan”, diminutivo di “Nasan”, “Nasone”, in genovese)… “L’uomo può rivolgersi al bene comune soltanto nella libertà” (Don Andrea Gallo)… liberare gli oppressi significa dividere il pane con chi ha fame, aprire la casa chi non ha tetto, vestire che è ignudo e con tutti i mezzi necessari rovesciare un mondo rovesciato… la povertà non è uno stato naturale e la lotta contro questo stato di cose risponde alla propria coscienza… “Nessuno si libera da solo, ci si libera tutti insieme” (Paulo Freire, diceva)… l’obbedienza non è mai stata una virtù! se l’oppressione grida forte, la speranza grida ancora più forte!
Pino Bertelli.
Euro 25,00
ISBN 8889966-99-8
Chinaski Edizioni