di Luigi Faccini, Ippogrifo, 2005, 22 euro
L’UOMO CHE NACQUE MORENDO Luigi Faccini H Ippogrifo, 2005,22 euro Luigi Faccini è uno dei più importanti registi italiani del cinema sociale e di ricerca antropologica. Autore di opere come Garofano rosso (dal romanzo antifascista di Vittorini), Inganni (sulla detenzione manicomiale del poeta Dino Campana), Donna d’ombra (sull’elaborazione del lutto di una donna per la scomparsa del padre) e dei primi due capitoli della trilogia annunciata sui ragazzi «difficili» delle periferie, Notte di stelle, Giamaica… Faccini si è sovente accostato alla letteratura, diversi suoi libri sono imperniati sulla ricerca storica e si dipanano tra autobiografia, utopie egualitarie e Resistenza.
L’uomo che nacque morendo è una saga levantina d’altri tempi, liberamente ispirata alla vicenda di Rudolf Jacobs, il capitano della Kriegsmarine che abbandonò la marina tedesca e passò alla Resistenza italiana.
Morì tra le file dei partigiani sarzanesi il 3 novembre 1944. Faccini costruisce un romanzo corale, popolato di figure, idee, azioni…
che toccano l’anima degli esclusi e la passione degli insorti. Segue la nuda musicalità dei sentimenti, indica ingiustizie negate e ferite ancora aperte attraverso i racconti del lericino Edilio Lupi, cugino di sua madre, partigiano nella brigata dei comunisti sarzanesi Muccini.
Cita articoli di giornale, film documentari o brani storici, che ricostruiscono speranze e prospettive di quei giorni, nel ricordo di chi è morto perché nuove generazioni avessero una società migliore.
Maggio, 2005