di Pino Bertelli, 2004 (con scritti di Ando Gilardi)
Pino Bertelli rende liberamente scaricabile questo libro
Storia ereticale della fotografia sociale sulle scritture e i simulacri fotografici della civiltà dello spettacolo nell’epoca della simulazione e dell’impostura. Critica radicale del linguaggio iconologico come linguaggio politico religioso e artistico mercantile.
Il video di presentazione contiene un tributo a Fabrizio De Andrè. L’Internazionale è di Franco Fortini cantata da Ivan Della Mea
alla sensualità, all’erotismo, all’amore, alla libertà, al peccato,alla voglia di giocare,
al desiderio di andare là nella Terra che nessuno sa,
dove nascono le lacrime dei forti, dove l’obbedienza non è mai stata una virtù …
ai cuori in amore che hanno reso meno stupida la vita ordinaria.
Ogni parola, frase o frammento di questo pamphlet, possono essere copiati, manipolati o détournati senza l’obbligo di citare né l’autore né l’origine del saccheggio. Il primo atto di libertà è nato con il primo atto di disobbedienza. La sovversione non sospetta del migliore dei libri, cioè il valore d’uso che contengono, è quella della carta da parati e le pagine più riuscite di ogni adulatore del pensiero riciclato, si prestano beneper incartare patatine fritte, verdure fresche o alimentare il fuoco dei guitti in amore dispersi sulle spiagged’inverno o sulla via delle nuvole. Siamo di quelli che hanno debuttato dalla propria fine… che hanno conosciuto il fascino degli estremi e sisono fermati a parlare con le stelle, fra baci al profumo di tiglio e l’odore della dinamite. Per la libertà comeper l’amore non ci sono catene. Non esiste copyright su questo testo perché non c’è più squallida libertà che quella della parola non seguita dalla libertà degli “atti”. Spaccare la convenienza e i “si deve”, vuol dire entrare nel sangue della libertà. Non c’è copyright in omaggio ai mangiatori di acacie, agli appassionati di bacche di ginepro, ai magnifici randagidella Via Lattea. Non c’è copyright in omaggio ai poeti maledetti, ai dinamitardi di tutte le morali, ai cacciatoridi sogni che si sono sfiorati con le loro ali e si sono dati del tu!
Traccedizioni Editore