per gli ultimi e ai bambini con i piedi scalzi nel sole e la pioggia sulla faccia che tirano i sassi alle stelle!
A Pier Paolo, a Myriam, ai miei nipotini Alessandro e Giacomo lascio in sorte le parole di mia nonna partigiana, quando buttava il pesce azzurro sulla griglia della stufa a carbone e piangeva per il fumo negli occhi, forse, e mi diceva che mandavo giù i libri come fossero medicine, poi sfogliando le pagine illustrate di Pinocchio, aggiungeva: “Non sono i libri che fanno gli uomini ma possono aiutarli ad essere migliori!”.
Mio padre marinaio, col basco di traverso, il sigaro toscano al lato della bocca e un bicchiere di rosso sull’angolo del tavolino un giorno mi disse: “Un uomo ha diritto di guardare un altro uomo dall’alto soltanto per aiutarlo ad alzarsi!”.
Mia Madre, sarta fiorentina dalle buone maniere mi ha lasciato in dono una frase (che ho compreso sempre troppo tardi): “Fa’ quello che vuoi, ma quello che fai cerca di farlo con amore”.
Tutto qui.