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INDIGNATEVI!

Inserito da serrilux

INDIGNATEVI!

di Stépahne Hessel, add editore, 2011, pp. 61, €5

Il libello Indignatevi!, scritto da Stépahne Hessel, un ex partigiano francese di 93 anni, è un appello (anche collerico) per la libertà degli uomini e il rispetto dei più elementari diritti umani. Hessel parla la lingua fresca dei frequentatori di utopie realizzate, la dignità e il rispetto della resistenza, appunto (dalla Rivoluzione francese alla resistenza che ha sconfitto il nazi-fascismo), e sottolinea anche le promesse tradite dai politici di tutti i governi delle democrazie dello spettacolo… a giusta ragione, se la prende con tutti… politici, bancari, sindacati, intellettuali… e tuona contro l’indifferenza generale… “Quando cerco di capire che cosa ha causato il fascismo — scrive —, e che cosa ha fatto sì che venissimo travolti dal fascismo e da Vichy [in Italia dall’epoca del berlusconismo], mi dico che i possidenti, con il loro egoismo, hanno avuto una terribile paura della rivoluzione bolscevica. Si sono lasciati trascinare dalle loro paure. Ma se, oggi come allora, una minoranza attiva reagisce, ciò sarà sufficiente, avremo il lievito necessario a far lievitare la pasta”. La metafora è di quelle buone. Le giovani generazioni, gli operai, i precari, i disoccupati, gli scontenti della politica del restauro e della sopraffazione (sinistra inclusa) sembrano aver compreso l’indignazione profonda del vecchio partigiano e il suo libriccino passa di mano in mano insieme agli echi di protesta civile che sorgono in questa italietta da operetta che continua ad affogare nella propria indifferenza.

Il discorso di Hessel è vitale, libero da ogni schieramento e vero fino a farci sentire la commozione alla gola… specie quando si rivolge ai giovani e dice: “Guardatevi attorno, e troverete gli argomenti che giustificano la vostra indignazione, il trattamento riservato agli immigrati, ai sans papiers, ai rom. Troverete situazioni concrete che vi indurranno a intraprendere un’azione civile risoluta.

Cercate e troverete!”. Tutto vero. Hessel continua la sua indignazione riguardo alla Palestina e indica la via della non-violenza per denudare le ipocrisie e le connivenze della politica con interessi economici responsabili di sfruttamenti, oppressioni e genocidi. Il richiamo all’insurrezione pacifica investe tutte le forme di potere e di autoritarismo, sia delle democrazie occidentali, quanto dei regimi comunisti…. il diritto di avere diritti, prima di tutto, a cominciare dalle donne, dagli umiliati e dagli offesi… il suo appello si conclude (ma la seminagione dell’insurrezione intelligente continua) con un’accorata rivendicazione della libertà di espressione contro la montante barbarie fascista: “No, questa minaccia non è del tutto scomparsa. E allora, continuiamo a invocare «una vera e propria insurrezione pacifica contro i mass media, che ai nostri giovani come unico orizzonte propongono il consumismo di massa, il disprezzo dei più deboli e la competizione ad oltranza di tutti contro tutti»”. Tutto vero. Indignatevi! è qualcosa di più di un libello contro l’ingiustizia planetaria dei poteri forti, è una sorta di manifesto morale/etico che induce alla disobbedienza da tutte le angherie imposte del capitalismo parassitario, è un messaggio di speranza, anche, che indica i sentieri in utopia da battere per giungere alla conquista di una società meno feroce… è un passaggio verso quel mondo possibile che può fare a meno di sfruttati e sfruttatori, oppressi e oppressori, padroni e servi… e il richiamo alla storia sempre attuale dei popoli in rivolta che chiedono la fine di tutte le guerre e la ripartizione più giusta e più umana delle ricchezze della terra. Tutto qui!

29 volte marzo 2011

Manifesto per una fotografia dei diritti umani resistenza sociale, disobbedienza civile e poetica dell’immagine

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