Sul cinema in anarchia di Fernando Birri e cronaca di un film mai fatto
A Fernando, esiliato in Italia perché un po’ anarchico…
“La fabbrica dei sogni produce speranza infantile e instilla la coscienza della guerra.
Sottovaluta la solidarietà umana ed esalta esageratamente la morale costituita.
Il cinema perde la propria funzione culturale e assume un ruolo diseducativo.
Il pubblico ormai ha eletto i suoi Eroi e non offre spazio alla nascita di altri…
Non ci sono principi della legge che giustifichino l’oppressione dell’umanità…
Ma ora non affronteremo più le loro armi con le lance e la magia.
Contro l’odio l’odio, contro il fuoco il fuoco”.
Glauber Rocha