No other land (2025)
di Basel Adra (palestinese), Yuval Abraham (israeliano), Rachel Szor (iraniana) e Hamdan Ballal (palestinese).
ai bambini palestinesi che hanno conosciuto i nomi delle “nazioni civili” sul marchio delle bombe[1]
“Non scrivere la storia come poesia./Lo storico non ha i brividi quando elenca le vittime […]/ La storia è un diario d’armi scritto sopra i nostri corpi/La storia non ha una compassione tale/Da farci provare nostalgia per i nostri inizi/E non vuole farci sapere cosa abbiamo davanti e dietro”.
Mahmoud Darwish, poeta palestinese