Categoria:Dal taccuino

Dal taccuino di un fotografo di strada

Cartolina di Natale 2014

Cartolina di Natale 2014

per gli ultimi e ai bambini con i piedi scalzi nel sole e la pioggia sulla faccia che tirano i sassi alle stelle!

I bambini ci guardano

I bambini ci guardano

Ai miei nipotini Alessandro e Giacomo che giocano con il diverso da sé con il sorriso negli occhi e la gioia nel cuore…

Letterina giocosa per gli amici (e critica della violenza)

Letterina giocosa per gli amici (e critica della violenza)

a Baila, che ho conosciuto quando era bambina in un orfanotrofio e ho ritrovato mamma di due figli, con la stessa tristezza negli occhi…

Sulla guerra del MALI

Sulla guerra del MALI

Immagini da un campo profughi Tuareg in Burkina Faso
a tutti i bambini uccisi nelle guerre, per fame e dalla rapacità di una cosca di arricchiti…

A Noam Chomsky. Dell’anarchia nel cuore

A Noam Chomsky. Dell’anarchia nel cuore

Noam Chomsky e Pino Bertelli al Mit di Boston

Lettera in punta di amore a Pier Paolo Pasolini

Dedicatoria
ai bambini con i piedi scalzi nel sole e la pioggia sulla faccia che sono seme, chicco di grano e lievito della comunità amorosa che viene …

NO AL SILENZIATORE

NO AL SILENZIATORE

di Naji al-Ali – reprint 2012

Lettere dal Congo

Letterina giocosa ai miei amici

scritta in Congo in una notte senza luna, la luce di candela, con un topino che danzava sulla zanzariera e un ragno curioso che entrava in una scarpa per tessere una tela d’immaginaria bellezza

Lettere dal Congo

Letterina giocosa ai miei amici, a Pier Paolo, mio figlio,e al mio amico e maestro Don Andrea Gallo…

Devo ancora incontrare un folle, un emarginato, un escluso, un violentato, un “quasiadatto”… le cui radici non affondino nel mio cuore. Il fotografo di strada è colui che, una volta viste le sue fotografie, ti dà la sensazione che le sue migliori immagini siano già state fatte o ancora da fare…

Lettera dall’isola che c’è a Luciano Della Mea

Lettera dall’isola che c’è a Luciano Della Mea

Mentre Parigi era sotto l’occupazione nazista… un generale della Gestapo chiamò Picasso e gli mostrò il quadro che raffigurava “Guernica”. Picasso lo aveva dipinto dopo che il piccolo paese basco era stato raso al suolo dalle bombe degli aerei di Hitler. Il generale mostrò il quadro al pittore e gli disse: “L’hai fatto te?”. Picasso rispose: “No! L’hai fatto te”.