LA FOTOGRAFIA IN RIVOLTA
LA FOTOGRAFIA IN RIVOLTA È UNA CONTROSTORIA DELLA FOTOGRAFIA ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO FOTOGRAFICO DI 31 AUTORI DIVERSI, A VOLTE ANCHE CONTRASTANTI TRA LORO.
LA FOTOGRAFIA IN RIVOLTA È UNA CONTROSTORIA DELLA FOTOGRAFIA ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO FOTOGRAFICO DI 31 AUTORI DIVERSI, A VOLTE ANCHE CONTRASTANTI TRA LORO.
di Pino Bertelli, 2018
“Noi non vogliamo essere dei giustizieri, ma dei signori senza schiavi che ritrovano, al di là della distruzione della schiavitù, una nuova innocenza, una grazia di vivere. Si tratta di distruggere il nemico, non di giudicarlo… ci sono delle giornate rivoluzionarie che valgono secoli…”
(Raoul Vaneigem).
P. Bertelli, A. M. Casiello, F. Cocifoglia, A. Mussari, M. A. Selvaggia cura di Maria Antonietta Selvaggio, 2018
Edizioni LA CITTA’ DEL SOLE
a ricordo del Maggio ’68, esce il libro di Pino Bertelli e Danilo De Marco. “Fotografia di resistenza e in subordinazione”, Circolo culturale il Menocchio 2018 (si trova nelle librerie che reputiamo giuste o su richiesta alla casa editrice).
UN LIBRO FOTOGRAFICO DI PINO BERTELLI
Pino Bertelli ci propone anche un sogno, il sogno che possa ripetersi, nel nostro presente, una pagina dimenticata ma bellissima della nostra storia nazionale: quando il primo operaio entrò nel Parlamento italiano. Era il 1900, quell’operaio si chiamava Pietro Chiesa ed era verniciatore al porto di Genova. Pietro Chiesa entra timido nel Palazzo ma Filippo Turati si alza e così si rivolge alla Camera: “Signori deputati, in piedi, entra il lavoro!” (Paola Pellegrini).
DOCUMENTI DEL PROCESSO DI DON MILANI
Risposta di don Lorenzo Milani ai cappellani militari toscani che hanno sottoscritto il comunicato dell’ 11-2-1965 in cui si accusavano gli obiettori di viltà
L’INTERNAZIONALE SITUAZIONISTA E LA RIVOLTA DELLA GIOIA NEL ’68
di Pino Bertelli
di Pino Bertelli, 2017. Buenaventura Durruti Editore – Barcellona.
“Col pretesto che il cinema è nato ieri
noi ce ne serviamo infantilmente nelle stesso modo
in cui un papà balbetta per farsi comprendere dal suo bimbo.
Dirigersi verso un cinema sociale è consentire di svolgere
una miriade di soggetti che l’attualità
consentirebbe di rimuovere di continuo.
È liberarsi da due paia di labbra che mettono tremila metri
per unirsi e quasi altrettanti per staccarsi”.
Jean Vigo
a Renato Curcio e Margherita “Mara” a Cagol,
per quel senso della storia che hanno cercato di rovesciare… e le parole in amore, libertà e utopia sparse nei nostri sogni estremi, che debuttavano — tra lo stupore e la meraviglia — nel ritorno delle lucciole a maggio, quando niente era sacro e tutto si poteva dire e osare, sono stati i migliori anni della nostra vita… torneranno le cicogne a nidificare sui nostri tetti rossi e neri.
di Pino Bertelli, novembre 2017
Con scritti di:
Giuliano Parodi, Rossano Pazzagli, Claudio Marra
Documentalista:
Paola Grillo